Caro Ferrara - Ecco il vero transumanismo
di Fabio Albertario

Sull'onda dell'interesse causato dall'attacco di Fukuyama, un articolo de Il Foglio attacca il transumanismo, sulla base delle ben note posizioni kassiane e delle differenze sulle staminali embrionali. Estropico pubblica una risposta, nella forma di una lettera al direttore tesa a correggere le molte imprecisioni e a chiarire la vera natura del progetto transumanista.

L'articolo de Il Foglio

Verso il mondo nuovo. Estinzione degli sciocchi e figli forti, attraenti. Ecco il transumanismo

L'articolo su Il Foglio dell'8 marzo 2005

L'ingegneria genetica nuovo Eden Usa. Una lobby forte, edonista, sicura di sé, all'attacco dell'embrione [commento-1]

Manipolazione e liberazione

Roma. Il pioniere della medicina americana, Michael DeBakey, una volta disse: "Ho visto un Eden dove l'uomo, immortale e sempre giovane, volava sulle ali degli angeli. Ho trovato la chiave di quel giardino, l'ingegneria genetica". La vita "inizia con la consapevolezza", l'embrione è una "palla di cellule" [commento-2], le staminali embrionali "l'unico futuro della ricerca" [commento-3] e la diagnosi preimpianto una "speranza per malattie mortali". Non è Giovanni Sartori nè Umberto Veronesi. Si chiamano transumanisti. Sparsi in novantotto paesi, hanno rappresentanti ai più alti livelli dell'accademismo anglosassone. Il fondatore del movimento, Nick Bostrum [sic], è un famoso ricercatore dell'Università di Yale [commento-4] che profetizza l'avvento di una "generazione di centocinquantenni"; uno dei pionieri del transumanismo, James Hughes, insegna al Trinity College, e Gregory Stock, autore del fortunato "Redesigning Humans", è un decano della facoltà di medicina della Ucla. Quest'ultimo vorrebbe fare agli uomini quello che il suo predecessore, Roy Walford, negli anni Settanta fece con il topo: allungargli la vita da 40 a 56 settimane. Da quando nel 1998 Bostrum fondò la World Transhumanist Association, la loro popolarità è cresciuta enormemente. Il transumanista Max More, fondatore dell'Extropy Institute, sulla Cnn ha spiegato i vantaggi dell'ingegneria genetica e ha detto che "la morte è un'imposizione sulla razza non più tollerabile". Nati da una costola dell'animalismo di sinistra [commento-5], tecnofili fuoriusciti dalla galassia dei diritti umani e sostenitori dell' "edonismo genetico", i transumanisti sono stati i primi fautori della clonazione riproduttiva e dell'utilizzo di farmaci come Ritalin, Viagra e Prozac, la "soma" di Aldous Huxley. Il loro slogan recita: "Perché non usare gli strumenti della genetica per renderci più veloci, più sani e più longevi?". Vorrebbero lavorare sulla linea germinale per produrre "figli forti e attraenti". Se il vitro fallisce, auspicano una Kristallnacht delle provette e un nuovo eterno inizio.

Il motore della creazione

"The Engines of Creation" di Eric Drexler è la bibbia della nanotecnologia e del transumanesimo. Nel 1986 Drexler predicava la manipolazione in vitro degli embrioni umani, paragonandoli ai chips dei computer. [commento-6] E la pastorale futuristica si traveste della più rassicurante retorica dei desideri. Ad una conferenza a Yale nel luglio del 2003 si parlava dei "diritti delle future generazioni", di quello a fare figli su misura e della "libertà di ricerca scientifica". Il segretario del movimento, James Hughes, ha redatto una nota sul "Controllo dei corpi", in cui augura la manomissione della linea germinale umana, commercio e clonazione degli embrioni, diagnosi preimpianto, maternità extrauterine e scelta del sesso. Se per la Pontificia accademia della Vita sono solo dei "maniaci della salute", è pensando a loro che il presidente del Consiglio americano di bioetica, Leon Kass, ha scritto nel suo "Life, liberty and defense of dignity" che "omogeneizzazione, mediocrità, sottomissione, appagamento da droghe, degrado del senso estetico, anime senza amore e senza desideri sono gli inevitabili risultati del rendere l'essenza della natura umana l'ultimo progetto della padronanza tecnica. Nel suo momento di trionfo, l'uomo prometeico si trasformerà in un bovino compiacente". Non è d'accordo l'ambientalista Bill McKibbon, perché "con l'ingegneria genetica ci evolveremo in persone più benigne e amorose". Il bioeticista e transumanista dell'Università dell'Alabama, Gregory Pence, invita a trattare gli uomini per quello che sono, "scimmie compassionevoli". Molti gli interlocutori nella comunità scientifica. Il London Times racconta che alle celebrazioni per i cinquant'anni della scoperta del Dna, James Watson ha detto che "le persone pensano che sia orribile rendere belle tutte le ragazze. Per me è meraviglioso". In "Cracking the Genome", un altro famoso genetista, Kevin Davies, sostiene che "l'infanzia della razza è alla fine e bisogna riscrivere il linguaggio di Dio". Richard Lynn, professore emerito all'Università dell'Uster, per giustificare la selezione degli embrioni spiega che "il progresso evoluzionistico significa l'estinzione dei meno competenti" [commento-7]. Non a caso considerano loro capostipite il filosofo inglese William Godwin, che nel 1793 voleva ricorrere all'eugenetica per "estirpare tutte le infermità della natura", compresa la malinconia. Secondo Francis Fukuyama con i transumanisti si avvererebbe anche la profezia di Émile Cioran: "La vita si crea nel delirio e si disfà nella noia".

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La risposta

Caro Ferrara,

è con piacere che ho letto "Estinzione degli sciocchi e figli forti, attraenti. Ecco il transumanismo" sul Foglio di Martedì 8 marzo: il progresso tecnologico avanza, la possibilità di andare "oltre l'uomo" non è più pura fantascienza ed è giusto che se ne discuta ora, quando le tecnologie necessarie alla realizzazione del progetto transumanista sono ancora nella loro prima infanzia.

Vorrei innanzitutto rispondere all'accusa principale dell'articolo: "omogeneizzazione, mediocrità, sottomissione, appagamento da droghe, degrado del senso estetico, anime senza amore e senza desideri sono gli inevitabili risultati del rendere l'essenza della natura umana l'ultimo progetto della padronanza tecnica. Nel suo momento di trionfo, l'uomo prometeico si trasformerà in un bovino compiacente" (Leon Kass)

Che Leon Kass sia fondamentalmente contrario all'uso di mezzi tecnoscientifici per modificare le caratteristiche umane (aspettativa di vita, capacitè fisiche e intellettuali, etc) è ben noto, ma Kass non spiega perchè mai l'uomo prometeico dovrebbe trasformarsi "in un bovino compiacente" scegliendo la strada dell'intervento. L'esperienza quotidiana indicherebbe l'opposto: quando un bambino impara a camminare, o a scrivere, egli ottiene nuove capacità che gli aprono nuovi orizzonti. Lo stesso quando un adulto impara a guidare, o si laurea, o quando un intervento chirugico offre anni di vita sana a chi, prima, stava per morire. Dopotutto, interveniamo sulla nostra natura ogni volta che assumiamo un medicinale. Similmente, se acquisto un nuovo strumento, sia esso un  computer o un telescopio, un forno o una bicicletta, non mi trasformo necessariemante in un bruto, al contrario: mi doto, come il bambino che impara a scrivere, di nuove capacità.

Inoltre, l'argomentazione Kassiana crolla di fronte all'impossibilità di definire quella "essenza" umana che rischieremmo di snaturare nel tentativo di incrementare le nostre capacità. A tale proposito, vorrei portare alla Sua attenzione un'osservazione del filosofo transumanista Nick Bostrom: il rischio implicito nell'insistere sulla sacralità di tale essenza, in assenza di un consenso sulla sua natura, rischia di risultare in una nuova forma di discriminazione, in cui esseri umani incrementati con mezzi tecnologici non sarebbero considerati degni dei diritti umani in quanto, secondo alcuni, non dotati di questa non meglio precisata "essenza".

Infine, non posso ignorare come nelle accuse di Kass risuonino gli echi degli attacchi diretti alla società occidentale dalla sinistra anti-capitalista e da una certa destra social-statalista, in una convergenza trasversale il cui obiettivo è il limitare la libertà dell'individuo di compiere scelte a loro non gradite.

Sospetto, però, che anche se arrivassimo ad una posizione comune sul tema del post-umano basata sui condivisi principi della società aperta e dei diritti dell'individuo, cosa sicuramente non impossibile nonostante il tono dell'articolo in questione, quello che ci separa veramente sia il tema delle cellule staminali embrionali. Il problema, ovviamente, è l'attitudine verso l'embrione. I transumanisti, in generale, sono contrari all'uso della coercizione: l'intervento tecnologico per il superamento dei  limiti umani è accettabile solo come libera scelta individuale. Ma cosa costituisce un individuo? Quando "nasce" una persona? Quand'è che del "semplice" materiale biologico diviene qualcosa in più? Con l'emergere della coscienza? Al concepimento? Se è il potenziale (di divenire una persona) ciò che conferisce sacralità all'embrione, perchè negare tale status all'ovulo? O allo spermatozoo, per assurdo?

Purtroppo, non esiste una risposta a tutti gradita a questa domanda, così come non esiste un consenso sulla natura dell'"essenza umana" kassiana. Per navigare questo mare sconosciuto la sola bussola che abbiamo a disposizione è quella dell'opinione personale, o della fede, ma si tratta di una bussola capricciosa, capace di dare risposte diverse a persone diverse. Il referendum lanciato dai Radicali è il probabilmente inevitabile risultato di questa mancanza di consenso ed altro non è che uno dei metodi utilizzati nelle società democratiche per raggiungere una decisione in simili situazioni di incertezza. Forse sarebbe necessaria una soluzione flessibile, in mancanza di consenso generale: lasciare ai genitori la scelta - alcuni andranno in una direzione, altri nell'altra. Ma capisco che per Lei ed altri anche questo compromesso sarebbe difficile da accettare.

Il referendum ci trova quindi su posizioni sostanzialmente opposte su questo specifico tema, ma non penso che ciò giustifichi un giudizio così  completamente negativo da arrivare persino ad evocare lo spettro del nazismo ("Kristallnacht delle provette") parlando del transumanismo.

Concludo con la speranza che il dissenso sul referendum non Le lasci un'impressione negativa di un movimento, come quello transumanista, il cui obiettivo altro non è altro che la piena realizzazione dell'individuo con strumenti tecnoscientifici in un contesto di libera scelta.

PS: Vorrei infine correggere alcune delle varie imprecisioni contenute nell'articolo e aggiungere alcuni commenti.

Commento-1:   L'interesse fondamentale dei transumanisti è la modifica del proprio essere (longevità, intelligenza, etc), piuttosto dell'intervento su generazioni future con tecniche di riproduzione in vitro (anche se ciò non è certo condannato). Inoltre, quella degli interventi tramite cellule staminali (embrionali o adulte che siano) è solo una delle molte promettenti tecnologie che si stagliano all'orizzonte. Descrivere i transumanisti in toto come "all'attacco dell'embrione" è quindi iperbole, anche perchè, pur essendo estremamente probabile che una sostanziale maggioranza del movimento transumanista sia a favore della ricerca su cellule staminali embrionali, non si tratta di un movimento monolitico ed esistono anche voci discordi.

Commento-2: "…l'embrione è una "palla di cellule"   - Descrizione sicuramente riduttiva, ma, con tutti i suoi limiti, altrettanto sicuramente corretta...

Commento-3: "…le staminali embrionali "l'unico futuro della ricerca"   - Assolutamente non rappresentativo delle posizioni transumaniste. La ricerca sulle cellule staminali adulte è un settore di altrettanto interesse per chiunque, transumanista o meno, sia interessato ai progressi della medicina e della biologia. Molti transumanisti vedono questo terreno come un possibile punto di incontro e compromesso con coloro che obiettano all'utilizzo di cellule staminali embrionali.

Commento-4: Nick Bostrom   è, ormai da qualche anno, all'Università di Oxford.

Commento-5: L'articolo ci descrive come "nati da una costola dell'animalismo di sinistra"  il che sicuramente sorprenderà molti di coloro che si considerano transumanisti. Uno dei fondatori della World Transhumanist Association (David Pearce) è sicuramente a favore dei diritti degli animali e dedica molto spazio al tema sul suo sito web. Forse è da ciò che è nato l'equivoco, anche se non è chiaro, dai suoi scritti, se Pearce sia di sinistra o meno. L'arcipelago transumanista contiene posizioni politiche di centro, di destra, di sinistra e, per quanto possibile, apolitiche.

Commento-6: "The Engines of Creation" di Eric Drexler  è indiscutibilmente un'opera importante per molti transumanisti, ma è errato sostenere che in Motori di Creazione "Drexler predicava la manipolazione in vitro degli embrioni umani, paragonandoli ai chips dei computer." L'opera è dedicata specificamente alla nanotecnologia ed alle sue potenziali applicazioni e precede la clonazione di Dolly una dozzina d'anni. (vedere per credere: sul sito Estropico è disponibile la traduzione italiana integrale)

Commento-7: La frase attribuita a Richard Lynn,  "il progresso evoluzionistico significa l'estinzione dei meno competenti" è alquanto sinistra ed evoca la possibilità dell'uso della coercizione nei confronti dei "meno competenti." In quanto tale, essa non è rappresentativa del pensiero transumanista. Sia la World Transhumanist Association che l'Extropy Institute (le due principali organizzazioni transumaniste internazionali) che la Associazione Italiana Transumanisti, basano il proprio entusiasmo per l'utilizzo della tecnologia per superare i limiti umani sul pilastro della libertà di scelta dell'individuo, all'interno di una società aperta.

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Vedi anche:

Biotecnologie, la fine dell'Uomo, di Francis Fukuyama

Transumanesimo:  l'idea più pericolosa al mondo? di Nick Bostrom

Biotecnologie: la fine dell'Uomo? di Fabio Albertario

In difesa del transumanesimo, di Riccardo Campa (Libero)

Sarò cyborg: articolo e intervista sul postumano (La Repubblica)

Belli e immortali, ecco chi vuole creare il superuomo. (Panorama)

Cosa è il transumanesimo? E chi ne ha paura? di Giuseppe Vatinno

"Transumanisti e darwiniani estremisti" - Un articolo su l'Avvenire attacca i transumanisti: una precisazione, un chiarimento e un commento.

Attenti, l'uomo è fuori moda. La scienza prepara "l'oltreuomo"  di Marcello Veneziani (Libero) e la risposta di Riccardo Campa

Fukuyama: No a ingegneria genetica come a fascismo e comunismo - Commenti sull'intervista di Gianni Riotta a Francis Fukuyama sul Corriere della Sera del 10 ottobre 2005.



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