L'attacco di Francis Fukuyama al transumanesimo
L'intero dibattito su Estropico (l'articolo originale di Fukuyama e le risposte transumaniste).


Il numero di settembre/ottobre 2005 dell'autorevole rivista USA Foreign Policy contiene un servizio speciale sulle "idee più pericolose al mondo" ("the world's most dangerous ideas"). La redazione della rivista ha chiesto ad una rosa di prominenti intellettuali  di illustrare quali idee, se un giorno  generalmente accettate, costituirebbero un pericolo per l'umanità. Fukuyama ha scelto il transumanesimo. Non è certo la prima volta che Fukuyama attacca l'utilizzo della tecnologia per il superamento della condizione umana, dopotutto proprio quello è il tema centrale del suo "L'uomo oltre l'Uomo. Le consequenze della rivoluzione biotecnologica", ma è con questo  articolo che l'autore si conferma un alfiere del bio-conservatorismo più fondamentalmente opposto al progetto transumanista.

Biotecnologie, la fine dell'Uomo
di Francis Fukuyama
Da sempre schierato contro la ricerca genetica, Fukuyama ipotizza lo spettro di una società illiberale.
La traduzione del Corriere della Sera dell'attacco di Fukuyama al transumanesimo.

Nel corso di molti degli ultimi decenni è nato uno strano movimento di liberazione nel mondo progredito. Le sue crociate mirano molto più in alto di quanto non facciano i propugnatori di campagne sui diritti civili, delle femministe o dei difensori dei diritti dei gay. Non vogliono niente di meno che liberare la razza umana dai propri vincoli biologici: dal punto di vista dei transumanisti, gli esseri umani devono sottrarre il proprio destino biologico dal processo cieco di variazione casuale e di adattamento dell'evoluzione e portare la specie a uno stadio successivo. La prospettiva di liquidare i transumanisti come un culto strano, niente di più che fantascienza presa seriamente, è allettante: guardate soltanto i loro eccessivi siti web e i loro recenti comunicati stampa ( uno proclama « I pensatori cyborg si occupano del futuro dell'umanità » ).

Transumanesimo:  l'idea più pericolosa al mondo?
Di Nick Bostrom, della World Transhumanist Association

Secondo Francis Fukuyama, il transumanesimo è "uno strano movimento di liberazione" i cui "sostenitori mirano molto più in alto degli attivisti per i diritti umani, delle femministe, o dei sostenitori dei diritti dei gay". Questo movimento desidera "nientemeno che la liberazione della la razza umana dai propri vincoli biologici". L'astio di Fukuyama contro la posizione dei transumanisti è così forte da spingerlo persino a desiderarne la morte: "i transumanisti", scrive, "sono l'ultimo gruppo di persone che vorrei veder vivere per sempre". Perchè, esattamente, Fukuyama trova così profondamente problematica l'idea che si possano utilizzare mezzi tecnologici per divenire più intelligenti, o per vivere vite più lunghe e più sane?

Transumanesimo: l'idea più pericolosa?
di Ronald Bailey
Voler essere più che umani è umano

"Quali idee, se generalmente accettate, porrebbero la minaccia più grave al benessere dell'umanità?"  Questa la domanda posta a otto prominenti intellettuali dalla rivista Foreign Policy  nel numero di Settembre/Ottobre 2004. Uno degli otto saggi consultati è Francis Fukuyama, professore di economia politica internazionale alla Johns Hopkins School di studi internazionali avanzati, autore di "L'uomo oltre l'uomo. Le conseguenze della rivoluzione biotecnologica" e membro del Consiglio del Presidente [USA] sulla bioetica. La sua scelta per l'idea più pericolosa del mondo?  Il transumanesimo. Nel suo articolo su Foreign Policy, Fukuyama identifica il transumanesimo come "uno strano movimento di liberazione" che si propone "nientemeno che di liberare la razza umana dai propri limiti biologici."  Terribile, no?  Ma aspetta un momento, la storia dell'umanità (e anche la preistoria) non sono proprio una continua lotta per la liberazione di sempre più gente dai propri vincoli biologici?  Dopo tutto, oggi non viviamo più nella condizione "naturale" della nostra specie, cioè quella dei cacciatori-raccoglitori del Pleistocene.

Biotecnologie: la fine dell'Uomo?
di Fabio Albertario

Francis Fukuyama teme che lo sviluppo tecnologico dei prossimi anni possa portare alla fine dell'Uomo, ma l'arrivo dei successori di Homo Sapiens non significa la perdita della nostra umanità.  Fukuyama vuole trasformare la natura umana in oggetto sacro da esibire in un museo. I  transumanisti  vogliono  permettere alla natura umana di proseguire il suo cammino evolutivo e ne vogliono accelerare il passo con i mezzi tecnoscientifici a disposizione.

In difesa del transumanesimo
di Riccardo Campa

Libero di venerdì 18 febbraio ha pubblicato un'intervista a Riccardo Campa, della Associazione Italiana Transumanisti, in risposta al recente attacco di Fukuyama al transumanesimo pubblicato dal Corriere della Sera.
Saremo anche noi cyborg e postumani, allora? Il postumano è il naturale sbocco della cultura occidentale. Fukuyama non vuole ammettere che lui, da buon liberale, ha inconsciamente favorito questo progetto. Libera iniziativa e democrazia portano in sé i germi del progresso.
Perché questo attacco di Fukuyama? Ci prende sul serio e sa che il nostro programma non è al di là della portata della scienza. Sistematicamente, la realtà supera la fantasia. Nel 1935 Whitehead sostenne che il progresso era talmente rapido che sarebbero bastati diecimila anni per sbarcare sulla Luna. Fu considerato un illuso. Soltanto tre decenni più tardi, un uomo posava il piede sul suolo lunare.

Sarò cyborg: articolo e intervista sul postumano (La Repubblica)

Qualcuno e’ perfetto - Non ha eta’, non ha sesso, non ha razza. E’ l’ essere umano dei sogni, un’utopia alla quale stanno lavorando scienziati e artisti. Un positivo articolo sul tema del postumano e del transumanesimo ed un'intervista a Riccardo Campa, della Associazione Italiana Transumanisti: "Ait si batte per nuovi diritti individuali, che noi chiamiamo “diritti tecnologici”. I recenti interventi legislativi di carattere proibizionistico stanno minando il diritto che ogni individuo ha di modificare il proprio essere. E che discende dalla regola aurea delle liberaldemocrazie: ogni uomo è libero di fare tutto ciò che non limita la libertà di altri. Il divenire cyborg è un progresso decisivo nell’evoluzione della specie, frutto della razionalità e non del caso".

Belli e immortali, ecco chi vuole creare il superuomo. Articolo di Panorama sul transumanesimo.

Dal punto di vista morale, sarebbe giusto e opportuno creare dei «superuomini»? Per Fukuyama, le idee dei transumanisti porterebbero alla negazione del principio di uguaglianza: che ne sarebbe della democrazia in una società in cui iniziano a comparire esseri «postumani»? Riccardo Campa risponde così: «Nessuno vuole creare una razza di superuomini a tavolino, imponendo piani e valori ad altri esseri umani (come hanno fatto i regimi teocratici, fascisti e comunisti). La nostra parola d'ordine è differenziazione, non omologazione. Ci piace l'idea di un mondo vario, popolato da diverse forme intelligenti: uomini, oltreuomini, mutanti, cyborg, robot, androidi, computer pensanti». E a chi li accusa di andare contro la natura, i transumanisti replicano che è esattamente quello che vogliono fare: «Interferire con la natura non è qualcosa di cui vergognarsi. Non esiste ragione etica per cui non dovremmo interferire con la natura per migliorarla».

Cosa è il transumanesimo? E chi ne ha paura?
di Giuseppe Vatinno

Mentre sui media continua il dibattito generato dall'attacco di Francis Fukuyama al transumanesimo  e mentre continuano ad apparire articoli a volte contenenti descrizioni tendenziose o, a volte, semplicemente errate, Giuseppe Vatinno, direttore dell'AIT, fa il punto su cosa è il transumanesimo e quali sono gli obiettivi principali del movimento:
La "missione" transumanista è quella di utilizzare eticamente la tecnologia per espandere le capacità umane, per avere menti migliori, corpi migliori e vite migliori, in pratica quella che si chiama con termine filosofico eudemonistica o scienza della massimizzazione della felicità.

Caro Ferrara - Ecco il vero transumanismo
di Fabio Albertario

Sull'onda dell'interesse causato dall'attacco di Fukuyama, un articolo de Il Foglio attacca il transumanismo, sulla base delle ben note posizioni kassiane e delle differenze sulle staminali embrionali. Estropico pubblica una risposta, nella forma di una lettera al direttore tesa a correggere le molte imprecisioni e a chiarire la vera natura del progetto transumanista. L'articolo de Il Foglio: "Verso il mondo nuovo. Estinzione degli sciocchi e figli forti, attraenti. Ecco il transumanismo. L'ingegneria genetica nuovo Eden Usa. Una lobby forte, edonista, sicura di sé, all'attacco dell'embrione."

"Transumanisti e darwiniani estremisti"
Un breve articolo su l'Avvenire attacca i transumanisti: una precisazione, un chiarimento e un commento.

L'ambizioso programma dei transumanisti potrebbe essere riassunto in estremo nell'utilizzo di mezzi tecnoscientifici per il superamento della condizione umana (limiti fisico-intellettuali, malattia, sofferenza e morte inclusi). Sicuramente, il mondo cattolico potrebbe condividere almeno alcuni di tali obiettivi, così come nel corso dei secoli ha accolto innumerevoli altri sviluppi, anche se in certi casi con un marcato ritardo sul resto della società. Come dimostra l'articolo di l'Avvenire qui sotto riportato, però, sarà necessario un lungo e probabilmente difficile dialogo.

Attenti, l'uomo è fuori moda. La scienza prepara "l'oltreuomo"
Marcello Veneziani attacca il transumanesimo, sulla scia di Fukuyama, su Libero del 20 aprile 2005.
Riccardo Campa risponde sull'edizione del 21 aprile:Progettiamo l'immortalità: il nostro destino è già scritto. Aspirare alla perfezione è in linea con la tradizione dell'Occidente cristiano.

Marcello Veneziani: L'associazione [la World Transhumanist Association] ci dice che l'uomo è superato. E la cosa ce la ripetono da un paio di secoli. Lo diceva già Nietzsche, ad esempio ("L'uomo è qualcosa che va superato"), prefigurando l'avvento del superuomo. Ma ce lo hanno in vario modo ripetuto quasi tutte le ideologie del passato che inseguirono il mito dell'uomo nuovo: il futurismo, il comunismo, il fascismo, l'americanismo. Questa volta però il sogno dell'uomo nuovo non giunge per via ideologica, letteraria o filosofica, ma scientifica e biotecnologica. L'ingegneria genetica, le manipolazioni, la clonazione e tutti i parenti prossimi dell'uomo: i robot, gli androidi, i mutanti, cyborg. Insomma, l'oltreuomo è arrivato. E se non arriva, per ingannare l'attesa, i transumanisti invitano a ibernarsi in modo da essere poi scongelati quando la biologia avrà fatto il miracolo.

Fukuyama: No a ingegneria genetica come a fascismo e comunismo
Commenti sull'intervista di Gianni Riotta a Francis Fukuyama sul Corriere della Sera del 10 ottobre 2005

L'opposizione di Fukuyama al progetto transumanista solleva sempre più perplessità. Con un titolo che mette la genetica sullo stesso piano di fascismo e comunismo  si potrebbe facilmente pensare che Fukuayama voglia metterci in guardia contro un emergente movimento tecno-totalitario il cui progetto sia la violenta presa del potere e l'instaurazione di una dittatura del proletariato o di un reich millenario allo scopo di manipolare geneticamente la popolazione per i propri sinistri scopi... Eppure, questo movimento esiste solo negli incubi del celebre politologo. Basta dare un'occhiata al materiale pubblicato dai siti transumanisti italiani ed esteri per rendersi conto che le fondamenta del progetto transumanista sono solidamente piantate nel rispetto della libertà individuale.



Estropico