Verso l'immortalità: la scienza e il sogno di vincere il tempo
di Giuseppe Vatinno e Fabio Albertario


L'approccio di Edoardo Boncinelli e Galeazzo Sciarretta in "Verso l'immortalità" è quello giusto: pragmatico, scientifico, razionale. Quello che manca all'opera è la volontà di seguire le idee illustrate fino alle loro logiche conclusioni, forse per evitare il senso di vertigine che inevitabilmente causerebbero al lettore impreparato.

Edoardo Boncinelli, biologo e psicobiologo che va per la maggiore anche su quotidiani di importante rilievo nazionale come Il Corriere della Sera e La Repubblica, insieme all'ingegnere Galeazzo Sciarretta, esperto di strumentazione per lo studio del cervello, danno alle stampe, per i tipi di Raffaele Cortina Editore, questo libro che ha come oggetto un tema assai impegnativo: l'immortalità. Non l'immortalità religiosa naturalmente ma quella scientifica e tecnologica, che nasce da quei moderni laboratori "alchemici" che sono i centri di ricerca delle Università. Per fare questo gli autori individuano quattro strade:

1) allungare la vita prevenendo l'insorgere delle malattie oppure curandole con tempestività e prevenendo altri eventi, come quelli traumatici. In questo modo la vita media è raddoppiata nell'ultimo secolo.

2) la lotta all'invecchiamento tramite la biologia molecolare e, specialmente, la terapia genetica.
3) la "strategia sostitutiva", cioè la sostituzione dei "pezzi" /organi usurati.

4) la preservazione dell'integrità e l'estensione dell'Io cosciente.

Il libro quindi sviluppa le varie tematiche scientifiche legate alle quattro strade proposte per giungere ad un certo concetto di immortalità. Si tratta di un excursus nelle neuroscienze, nella biologia, nella fisica, nella chimica, nelle moderne teorie biologiche. Il libro apre a diversi stimoli culturali e scientifici ed ha l'indubbio merito di attirare finalmente l'attenzione mediatica sui temi proposti, ma -a nostro avviso- avrebbe potuto approfondire maggiormente alcune tematiche che vengono solo accennate (dopo numerosi rinvii di capitolo in capitolo).

Ad esempio, riguardo alla "quarta strada", cioè la conservazione dell'Io cosciente, si sarebbe potuto fare riferimento agli studi più recenti e alle tematiche del mind uploading (trasferimento cibernetico della coscienza su un supporto esterno all'encefalo) che trovano naturale applicazione nel movimento transumanista.

Un'altro appunto riguarda il sommario trattamento riservato alla crionica (anche conosciuta come criostasi o "ibernazione" umana). Il libro gli dedica solo due paginette, concludendo perentoriamente che "per ora, si tratta solo di una macabra trovata per fare quattrini". Nonostante quel "per ora" lasci almeno aperta la possibilità di un cambiamento d'opinione in base a futuri sviluppi, questo giudizio sembra esageratamente severo (tutte le organizzazioni crioniche sono, dopotutto, organizzazioni non-profit) e fraintende completamente l'aspetto di "scommessa razionale" alla base della pratica della crionica. Inoltre, dopo aver ampiamente descritto le strategie di varie culture nei confronti della mortalità (dai sumeri e gli egizi, ai miti greci, agli alchimisti) ci si sarebbe potuto aspettare un maggiore interesse per la crionica - se non altro dal punto di vista cultural-sociologico!

E' probabile che Verso l'immortalità causi un misto di entusiasmo e di delusione fra i lettori di Estropico. L'entusiasmo sarà causato dall'approccio pragmatico e scientifico degli autori al tema dell'allungamento della vita, così come dalle conclusioni generali: "L'invecchiamento non è, in linea di principio, inevitabile o ineludibile [...] Ora, per la prima volta dopo miliardi di anni, una strana specie di viventi dal cervello un po' ipertrofico ha inaspettatamente sviluppato la capacità di intervenire nel processo e di cambiare le regole del gioco: la partita può ricominciare."
La delusione sarà invece causata da una certa reticenza a seguire fino alle loro logiche conclusioni le possibilità analizzate, come nel già citati casi del mind uploadong e della crionica, forse perchè tali conclusioni potrebbero apparire semplicemente troppo fantastiche. L'ultimo capitolo del libro è particolarmente deludente, in quanto permeato di certa tristezza, forse una malinconia per un'immortalità che gli autori non considerano essere alla loro portata, nonchè di obiezioni all'immortalità basate su paradigmi superati. Per esempio, viene evocato lo spettro della "bomba demografica", ignorando che le paure di una crescita demografica incontrollata stanno ormai dissipandosi e che l'impatto dell'estensione della vita sarebbe limitato.

In conclusione, "Verso l'immortalità" ha un grande merito che ci rende più facile ignorarne le mancanze: è un coraggioso tentativo di sdoganare il tema dell'immortalità dal territorio del mito e delle religioni a quello della sobria analisi scientifica. Possiamo solo augurarci che questa tendenza continui.

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"Verso l'immortalità: la scienza e il sogno di vincere il tempo", di Edoardo Boncinelli e Galeazzo Sciarretta. Raffaele Cortina Editore pagg. 231, Milano 2005, euro 19

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