La preparazione: un libro sulla colonizzazione dello spazio, sulla transumanità e sulla nanotecnologia.
di Rex Stephens

The Preparation © 1999-2003 Rex Stephens

La versione originale in inglese  
Traduzione: Vincenzo Battista

Capitolo 10 - Gli stili di vita dei coloni spaziali

Grandi compiti attendono il primo gruppo di coloni spaziali, quando essi raggiungeranno il primo sito coloniale.

Compiti di Costruzione Spaziale

La maggior parte dei compiti saranno compiti di costruzione: sarà necessario costruire per allargare la prima colonia spaziale e costruire complessi extraplanetari per ricerca scientifica, per telescopi e per la produzione di manufatti, e sarà inoltre necessario costruire complessi extraplanetari dedicati alla fabbricazione di navi spaziali per attività lavorative, ludiche, missioni scientifiche o come basi per spostarsi verso altri siti di colonizzazione.

Colonia Lunare

Alcuni lavoratori impegnati nelle attività di costruzione, verranno inviati sulla luna per costruire la prima colonia Lunare. Sulla Luna verranno costruiti dei dispositivi di lancio 'a catapulta'. Le catapulte basate al suolo lunare saranno molto probabilmente del tipi 'Rail Gun'.

[NdT- Rail Gun: un acceleratore lineare elettromagnetico che, grazie alla ridotta gravità lunare e all'assenza di atmosfera sulla Luna, sarebbe in grado di sparare - dal suolo lunare verso un punto prestabilito dello spazio extralunare - 'pacchetti' in forma di appositi contenitori metallici. Applicando un impulso di campo elettrico di grande entità ad una coppia di binari metallici paralleli, il contenitore metallico posto fra i due binari subirebbe una notevole accelerazione impulsiva causata dalla forza di Lorenz prodotta dall'applicazione del campo elettrico. L'accelerazione avrebbe entità sufficiente per consentire al pacchetto di raggiungere la velocità di fuga e sfuggire alla gravità lunare. I binari imporrebbero al pacchetto una rotta lineare prestabilita.]

Le colonie lunari verranno costruite quasi esclusivamente con materiali prelevati dalla Luna stessa, provenienti da meteoriti ferrosi estratti dalla superficie lunare e da rocce lunari opportunamente processate.   Sempre dalle rocce lunari verranno estratte l'acqua e l'ossigeno necessari alle colonie. Nel momento in cui il primo dispositivo di lancio 'a catapulta' sarà disponibile ed operativo, i materiali da costruzione - sia quelli in forma grezza (frammenti meteoritici o rocce lunari) che i prodotti finiti - potranno essere lanciati dalla colonia lunare allo spazio extralunare. I lanci dalla Luna di tali 'carichi', saranno uno dei metodi meno dispendiosi per procurare grandi quantità di materiali da costruzione alle attività di espansione delle strutture spaziali preesistenti o alle attività di costruzione di nuove strutture spaziali. La maggior parte del terriccio che andrà a formare i suoli agricoli delle colonie spaziali, proverrà proprio dalla Luna piuttosto che dalla Terra.

La catapulta di lancio lunare sarà molto più vantaggiosa di una ipotetica catapulta analoga con base sulla Terra. La luna ha una gravità più bassa e praticamente nessuna atmosfera. I pacchetti lanciati dalla Luna con la catapulta, potranno essere inviati verso qualsiasi direzione e alla velocità desiderata, sicché tali pacchetti potranno giungere a destinazione senza bisogno di ulteriori correzioni della traiettoria di viaggio. La maggior parte dei carichi lanciati in questo modo, finirebbero il loro viaggio venendo catturati da una navetta addetta al loro recupero e posta nel punto extra-lunare desiderato. La navetta di recupero fermerebbe il pacchetto, portandolo poi ad un centro di processamento, o, nel caso il pacchetto trasportasse prodotti finiti, ad un sito coloniale o ad altra struttura spaziale.

Alcuni lanciatori a catapulta con base sul suolo lunare, potrebbero essere progettati per essere in grado di lanciare dei grandi alianti 'da rientro'. Tali alianti verrebbero costruiti sulla Luna e successivamente 'caricati' con prodotti manifatturati sulla Luna stessa. Una volta lanciati dalle catapulta basate sulla Luna, gli alianti da rientro percorrerebbero la rotta lineare più diretta verso la Terra, e rientrerebbero nella atmosfera terrestre, atterrando infine su una normale rampa d'atterraggio posta in un luogo qualsiasi della Terra. La grande apertura alare di questi alianti da rientro, consentirà loro di rallentare e - durante le fasi di rientro a Terra  - di attraversare in modo 'morbido' l'atmosfera Terrestre, nonostante l'aliante trasporti carichi pesanti.

Fattorie Spaziali

L'agricoltura nello spazio offrirà impiego per un gran numero di persone. Il primo tipo di agricoltura che verrà praticata nello spazio sarà la coltura idroponica, con fattorie capaci di far crescere autonomamente qualsiasi organismo che sia in grado di crescere idroponicamente.

I primi animali che verranno commercialmente allevati nello spazio per essere utilizzati come risorsa alimentare, saranno pesci e crostacei. I primi animali di terraferma che verranno commercialmente allevati nello spazio saranno invece - molto probabilmente - dei polli, sia per utilizzarne la produzione di uova che per l'utilizzo della loro carne. Non molto più tardi della fondazione della prima colonia spaziale, tutti i tipi di animali che l'uomo usa come cibo o come animali da compagnia, saranno oramai stabilmente presenti sulla colonia spaziale.

Nello spazio ci sarà anche del terriccio per uso agricolo. La maggior parte del terriccio destinato a formare i terreni agricoli, proverrà dalla luna o da asteroidi privi di metalli. Il terriccio derivato da queste fonti sarà meno costoso di quello proveniente dalla Terra. Il terriccio 'non-Terrestre' sarà molto probabilmente anche sterile, totalmente privo di qualsiasi forma di vita. Il terriccio per le fattorie spaziali dovrà appunto essere inizialmente sterile, affinché si possa trarre pieno vantaggio dall'agricoltura nello spazio. Altra materia organica completamente sterilizzata quale: rifiuti umani, carta, avanzi di cibo, ecc…, verrà mescolata con il suolo sterile. Al suolo sterile e alla mistura organica verranno aggiunti batteri tali da preparare il suolo agli scopi agricoli. Successivamente, saranno aggiunti altri tipi di batteri simbiotici, che sono necessari per le piante, e verranno aggiunte anche altre forme di vita utile, come ad esempio i lombrichi.

Le messi verranno piantate in suoli completamente preparati. La preparazione del suolo agricolo secondo quanto descritto, assicurerebbe che qualunque forma di vita potenzialmente dannosa per piante o animali non avrebbe possibilità di insediarsi stabilmente entro la colonia spaziale. Date queste precauzioni, gli agricoltori spaziali non dovranno mai preoccuparsi della possibilità che i loro raccolti possano venir danneggiati da insetti, batteri, virus o funghi. Gli agricoltori spaziali non avranno mai bisogno di irrorare le proprie messi con insetticidi, il che è una buona notizia per i coloni spaziali che dovranno nutrirsi di quelle stesse messi.

Le fattorie spaziali godranno di ulteriori vantaggi rispetto alle fattorie della Terra. Le fattorie spaziali si troverebbero molto vicine al punto in cui i loro prodotti verranno consumati, e quindi i costi di trasporto ed immagazzinamento per i prodotti agricoli risulteranno trascurabili. Gli agricoltori spaziali non avranno mai bisogno di estirpare erbacce dai loro campi. La quantità e la durata della luce solare che andrà ad irradiare le colture delle fattorie spaziali potrà essere controllata con assoluta precisione, in modo da massimizzare il ritmo di crescita delle messi e regolare con esattezza il momento del raccolto. La composizione e la temperatura dell'atmosfera della fattoria, potrà altresì venir manipolata allo scopo di massimizzare lo sviluppo delle messi. Sulle colture spaziali non pioverebbe mai troppo o troppo poco. Analogamente, non farà mai troppo caldo o troppo freddo. Sulla Terra, l'agricoltura è sempre un azzardo. L'agricoltura nelllo spazio, una volta perfezionata, sarà sempre una rendita certa.

La gestione di allevamenti sarà anch'essa, analogamente, di sicura rendita. Gli allevatori potranno sempre disporre di una costante fornitura di cibo e acqua per il loro bestiame. Non ci sarà bisogno di vaccinazioni, marchiature, costruzione di recinti, o di trasporti dei branchi al mercato.

Turismo Spaziale

Turismo e viaggi rappresenteranno, fin dalle primissime fasi, uno dei 'giri d'affari spaziali' più grossi. I primi turisti spaziali potrebbero essere guidati lungo un qualche inedito giro panoramico in orbita Terrestre effettuato in condizioni d'assenza di peso, con tanto di conclusiva escursione turistica all'interno della prima colonia spaziale. L'intera escursione dovrebbe complessivamente richiedere solo poche ore, dal momento del lancio da Terra fino al rientro ed atterraggio in un aeroporto Terrestre, ed il trasporto verrebbe effettuato con una navetta aerea SSTO (NdT: "Single Stage To Orbit aircraft", ossia "navetta aerea orbitale a singolo stadio"). In un secondo momento, verranno offerti anche servizi turistici di più lunga durata, come una intera settimana sulla Luna (e ritorno), o uno spettacolare "rendezvous" con una cometa, e - a seconda della numerosità delle richieste - delle estese escursioni turistiche su altri pianeti. Tali escursioni turistiche rappresenteranno anche un ottima opportunità per esercitare 'public relation' utili per la promozione dello stile di vita degli spaziali.

Il turismo, ed in generale l'intrattenimento, attrarranno molti dei primi imprenditori spaziali, ed i più scaltri di questi costruiranno immense fortune proprio grazie a questo genere di imprese.

Aereolinee Spaziali

Le linee aeree della Terra potrebbero prima o poi cominciare ad usare qualcosa di analogo ad un dispositivo di lancio a catapulta per lanciare in traiettoria suborbitale alcuni jet di trasporto passeggeri e merci appositamente progettati: e ciò ridurrebbe la durata di un volo da New York a Tokyo a soli 30 minuti. Infine, le traiettorie suborbitali verranno utilizzate dalla maggior parte dei voli di lunga percorrenza.

Entro pochissimi anni, la prima 'navetta SSTO' (NdT: "Single Stage To Orbit aircraft", ossia "navetta aerea orbitale a singolo stadio") di proprietà privata effettuerà il suo primo volo commerciale. Diverse compagnie private hanno già avviato la fase di progettazione di una navetta SSTO, e le compagnie migliori hanno già effettuato qualche volo sperimentale. Presto saranno in volo navette SSTO basate su svariate progettazioni concorrenti, e la maggior parte di questi voli trasporterà in tutto il mondo - e nell'arco di una sola notte - sia carichi postali che altri carichi prioritari, ed infine anche passeggeri. Quando la prima navetta SSTO comincerà ad effettuare voli secondo una programmazione regolare, il costo del lancio di una massa in orbita terrestre calerà drasticamente da  20mila dollari per kilogrammo (quale è il costo nel caso dello 'Space Shuttle') fino a meno di mille dollari per kilogrammo. Inizialmente, le navette voleranno su traiettorie suborbitali, ed in tal caso ci vorranno appunto soli 30 minuti per andare da New York a Tokyo. Ma la seconda generazione di navette (spaziali) SSTO, sarà probabilmente in grado anche di volare fin sulla Luna e ritorno.

Estrazione Mineraria Asteroidale

Un'altra buona fonte di materiali da costruzione a basso costo che verrà sfruttata praticamente fin da subito per la costruzione di colonie spaziali e di altre strutture posizionate nello spazio, è rappresentata da tutti gli oggetti che incrociano l'orbita Terrestre (i cosidetti 'Near Earth Objects', oggetti con orbita prossima alla Terra') i quali variano parecchio in dimensione, da quelli che sono mere particelle di polvere fino ad oggetti quali asteroidi o grosse comete. Un asteroide dal diametro di 10 kilometri, fornirebbe una quantità incredibile di materiali da costruzione e, monetariamente, varrebbe davvero una fortuna. I più grossi fra gli asteroidi e le comete che incrociano l'orbita Terrestre saranno oggetto  di un irresistibile interesse da parte di grosse aziende e grosse imprese commerciali. L'incredibile sfida della cattura dell'oggetto e della sua redirezione verso una orbita meglio utilizzabile, ripagherebbe ampiamente lo sforzo.

Una volta che la prima colonia spaziale sia divenuta abitata, la popolazione della Terra non dovrà mai più preoccuparsi della possibilità di venir colpita da un asteroide o da una cometa.

Un asteroide nichel-ferro dal diametro inferiore a 2 miglia, varrebbe più di 5mila miliardi di dollari, sia in virtù dell'intrinseco valore dei metalli in esso contenuti che in virtù del risparmio rispetto ai costi di invio di quelli stessi metalli e materiali di costruzione dalla Terra o dalla Luna. (Si assume che questi costi siano pari a 100 dollari per kilogrammo per un lancio di carico merci dalla Terra o dalla Luna. Per confronto, il costo odierno del lancio di uno Space Shuttle è di 20Mila per kilogrammo). Persino gli asteroidi più piccoli varrebbero una piccola fortuna, e qualcuno potrebbe anche riuscire a trarre il proprio generoso sostentamento dall'attività di raccolta - per mezzo di una piccola navetta, di un buon telescopio ed un computer di bordo - di piccole rocce spaziali con diametri inferiori ai 100 metri. Pochi anni dopo l'inizio della colonizzazione spaziale, inizieranno a scarseggiare gli oggetti 'con orbita prossima alla Terra' che ancora non sono stati sfruttati, eccezion fatta per le comete di lungo periodo o altri analoghi oggetti. Tutti gli oggetti di media e grossa dimensione saranno oramai già stati ampiamente razziati, o quantomeno già classificati per il loro futuro sfruttamento minerario al momento del prossimo avvicinamento della loro orbita a quella Terrestre. Asteroidi delle dimensioni di sassi o piccole rocce e oggetti di dimensione ancor più piccola, potrebbero - per un po' - sfuggire alla rilevazione, ma finiranno, prima o poi, per essere razziati anch'essi.

Quando giungerà il momento in cui gli oggetti con orbite prossime a quella della Terra cominceranno a scarseggiare, saranno oramai cominciate le attività estrattive dagli asteroidi della fascia asteroidale posta fra Marte e Giove, e occorrerà davvero un sacco di tempo prima che anche questi asteroidi comincino a scarseggiare.

Le Colonie Spaziali di Seconda Generazione

I grossi asteroidi probabilmente non verranno affatto spostati dalle loro orbite, ma li si utilizzerà invece come fonti di materiali da costruzione per nuove colonie spaziali da realizzare sulla stessa orbita dell'asteroide, di modo che la colonia continui a percorrere l'orbita originale dell'asteroide. Ossia, invece di spostare grossi asteroidi verso i luoghi utili alla gente, sarebbe la gente stessa a spostarsi verso l'asteroide in questione. L'asteroide verrà completamente disassemblato, ed infine ricostruito sotto forma di un nuovo habitat umano.

In seguito, l'orbita della nuova colonia (ex orbita dell'asteroide) potrebbe venir leggermente deviata rispetto alla traiettoria originale, qualora divenisse evidente che la colonia andrebbe incontro alla collisione con un altro corpo planetario entro il prossimo secolo o giù di lì. La colonia verrebbe messa ad orbitare su un piano leggermente differente - sventando così la sua imminente collisione - oppure si potrebbe modificare la traiettoria della colonia affinché entri in una orbita circolare più prossima al sole. La maggior parte delle colonie sfrutteranno la luce solare come principale sorgente energetica, e più una colonia sarà vicina al sole, più piccolo potrà essere il 'collettore/convertitore' solare di cui la colonia necessita.

Piccole comete possono venir catturate mentre sono ancora oltre l'orbita di Marte. Le orbite delle comete verranno modificate affinché intersechino il sito in cui è collocata la nuova colonia. L'acqua e gli altri gas che compongono la cometa, verranno utilizzati per rendere abitabile la nuova colonia, ed anche i materiali solidi della cometa contribuiranno ad edificare la struttura in via di sviluppo della colonia.

Queste colonie spaziali di seconda generazione saranno immense. Alcune avranno forma tubolare e ruoteranno attorno al proprio asse per produrre una normale gravità Terrestre. I tubi potrebbero avere diametro e lunghezza di diversi chilometri. All'interno dei tubi possono tranquillamente vivere oltre cento milioni di persone in un ambiente simil-terrestre e completo di montagne, alberi, laghi e quant'altro sia presente in qualsiasi altro ambiente della Terra. Queste nuove colonie, saranno di fatto dei mondi autosufficienti, del tutto indipendenti da qualsiasi altra colonia e dalla stessa Terra per quel che riguarda le necessità vitali dei suoi abitanti.

Manifattura e Produzione Industriale nello Spazio

La produzione manifatturiera ed industriale impegnerà molti dei primi coloni spaziali. Molti saranno i prodotti che sarà possibile produrre esclusivamente in condizioni di bassa gravità e vuoto spinto, condizioni che nello spazio sono appunto prevalenti.

Un tipo di processo manifatturiero che è possibile esclusivamente in ambiente spaziale è la produzione di materiali ultra-puri. Nello spazio, qualsiasi elemento chimico può essere facilmente separato da ogni altro. E' possibile persino separare l'uno dall'altro isotopi differenti dello stesso elemento. Tale separazione può essere ottenuta dapprima vaporizzando il materiale grezzo in una fornace elettrica o solare, formando così flussi di vapori ionizzati la cui velocità verrebbe regolata ad un valore costante entro un apposito dispositivo ('vapor streamer'). Passando il 'vapor streamer' vicino ad un forte campo magnetico, gli atomi degli elementi più leggeri devierebbero dalla loro traiettoria originale - per effetto del campo magnetico - più di quanto accadrebbe agli atomi degli elementi più pesanti. Gli atomi dei diversi elementi, ora separati, verrebbero raccolti e raffreddati da collettori distinti per ogni tipo di elemento o isotopo.

Questo è il modo in cui funziona lo spettrometro di massa, lo strumento utilizzato per analizzare piccoli campioni di materiale, e gli spettrometri di massa funzionano già piuttosto bene sulla Terra. E' perciò certo che spettrometri di massa costruiti nello spazio e di dimensioni immense lavorerebbero altrettanto bene, anzi anche meglio, di quelli costruiti qui sulla Terra, poiché la loro efficienza di funzionamento verrebbe accresciuta dalle condizioni estreme di vuoto spinto e bassa gravità caratteristiche dell'ambiente spaziale.

Anche sulla Luna si dovrebbe costruire una fornace solare, di modo da vaporizzare le rocce lunari ed inviare un flusso di materiali vaporizzati verso un collettore montato su un satellite appositamente collocato in un punto orbitale LaGrangiano. Il principale problema di questa ipotesi tecnologica, potrebbe essere rappresentato dalla difficoltà di mantenere il getto del 'vapor streamer' abbastanza concentrato di modo che esso, durante le miglia di viaggio dalla Luna al satellite-collettore, non vada a disperdersi su un diametro di gettata eccessivo. Se questo metodo di trasporto delle estrazioni minerarie dei materiali Lunari potrà essere reso praticabile, si rivelerebbe di certo il sistema più efficiente ed economico per procurare materiali per la costruzione delle prime colonie spaziali.

Qualsiasi sarà la sorgente dei materiali grezzi, sia essa la Terra, la Luna o gli asteroidi, le attività manifatturiere ed industriali spaziali sfrutteranno questi materiali grezzi per lavorare prodotti destinati ad essere utilizzati entro le stesse colonie spaziali, nonché prodotti destinati all''esportazione verso la Terra. Alcuni esempi dei prodotti che verranno fabbricati nello spazio, potrebbero essere:

1) Prodotti di purezza estrema, quali farmaci iper-puri, silicio mono-isotopico, diamanti mono-isotopici, ecc...

2) Cristalli di silicio quasi perfetti, diamanti, proteine, virus, ecc...

3) Materiali con rivestimenti in diamante, quali: vetri, utensili meccanici, strumenti medicali, componenti elettronici, ecc...

4) Strutture cristalline (del tipo 'Buckytube') monofilamento e super-forti, con ogni monofilamento lungo persino fino a qualche chilometro.

5) Microprocessori ed altri componenti elettronici.

6) Satelliti d'ogni tipo.

7) Sonde spaziale, sia scientifiche che commerciali.

8) Computer quanto-meccanici (possono essere costruiti ovunque, ma solo nell'ambiente spaziale un computer di questo tipo può trovare l'isolamento sufficiente per raggiungere il suo potenziale massimo).

9) Ogni altro tipo di prodotto di consumo che - in termini di costo - sia più efficiente produrre nello spazio.

Vita nello Spazio

Fra le colonie spaziali e la Terra continuerà ad esistere un prospero commercio di beni e servizi. Una parte sempre maggiore della popolazione della Terra, passerà ad infoltire le fila dei coloni spaziali. Il che darà luogo ad una drastica trasformazione degli schemi di commercio. Infine, la maggior parte del commercio sarà composta esclusivamente da scambi fra le varie colonie spaziali, e la Terra verrà semplicemente lasciata fuori dal giro commerciale. La sola cosa che la Terra avrà ancora da offrire e che le colonie vorranno, è la gente stessa. La terra diverrà esclusivamente una meta di vacanza.

Per effetto combinato dello spopolamento e dell'assenza di commerci, l'economia terrestre verrà distrutta, e il risultato di questo evento sarà quello di convincere sempre più gente ad abbandonare la Terra. Al che, l'economia terrestre soffrirà ulteriormente, ed altra gente ancora lascerà la Terra, finchè la numerosità della popolazione della Terra si ridurrà ad una frazione estremamente esigua della sua entità originale.

All''immortalità umana occorrerà molto tempo per divenire una realtà. La nanotecnologia avrà, per allora, già distrutto l'economia più di una volta, ed avrà generato molte epidemie d'estensione mondiale. Le interfacce dirette uomo-computer, cominceranno a mostrare i loro aspetti negativi. I problemi creati dalla tecnologia forniranno motivazioni ulteriori perché la gente abbandoni la Terra, e non perché le colonie spaziali non soffrano altrettanto di problemi associati a tali tecnologie ma è perché è più facile controllare questi stessi problemi in ambienti circoscritti come quelli delle colonie spaziali. I problemi interni ad una colonia spaziale,  non si propagherebbero verso un'altra colonia, a meno che qualcuno non li diffonda di proposito. Se le nuove colonie spaziali continueranno a mantenere lo stesso principio di progettazione della prima colonia, ossia quello di creare più settori isolati in cui circoscrivere la presenza umana, sarebbe difficile per una epidemia estendersi alla colonia intera.

Nello spazio, la maggior parte delle ricerche relative a tecnologie potenzialmente pericolose, verrebbe portata avanti entro stazioni spaziali appositamente dedicate, totalmente separate e molto distanti da altre colonie abitate. Ogni posto della Terra è invece collegato a qualsiasi altro posto della Terra stessa.

La vita nelle colonie spaziali sarà migliore di quella sulla Terra, e questo sarà il motivo principale per cui la gente lascerà la Terra per vivere in una colonia spaziale. Nelle colonie spaziali ci saranno le professioni meglio retribuite e le economie più stabili. Le condizioni meteorologiche saranno sempre perfettamente prevedibili. Non esisteranno insetti fastidiosi. Mai i raccolti geleranno o seccheranno o marciranno nei campi. Non esisteranno inondazioni, terremoti, trombe d'aria, uragani; e gli incendi resteranno d'estensione circoscritta e di facile estensione. Le malattie potranno essere in massima parte debellate grazie al fatto di poter impedire l'accesso alla colonia a gente affetta di malattie infettive, quantomeno fino al momento in cui queste persone non siano state completamente curate. Se la gente vorrà o avrà bisogno di più spazio, si potranno aggiungere nuovi ambienti alla colonia, ingrandendola di quanto è necessario. Se non dovessi gradire i tuoi vicini, o il sistema di governo della tua colonia, potrai tu stesso fondare ed avviare una nuova colonia da qualche altra parte. Le tasse saranno più basse che sulla Terra, ed in qualche caso del tutto inesistenti.

Un altro motivo per cui la gente vorrà abbandonare la Terra per vivere nelle colonie spaziali è che le colonie spaziali avranno un tasso di criminalità molto più basso che sulla Terra.  Basso tasso di criminalità significa non solo meno rischi fisici che si corrono a livello individuale, ma anche maggiore libertà personale e meno necessità di governo.

La gente, oggi come domani, cercherà tutti i modi possibili di sfogarsi in totale libertà. Subito dopo il consolidamento dell'insediamento sulla prima colonia spaziale, qualche imprenditore comincerà ad organizzare partenze verso luoghi nello spazio in cui coloni spaziali e terrestri potranno soddisfare i propri desideri. Alcuni di questi luoghi saranno intesi come tradizionali mete per vacanze rilassanti. Altri saranno invece posti in cui tutto o quasi è concesso. Il che significherà creare dei luoghi nello spazio, posti ad una certa distanza dalle colonie, che la gente visiterà allo scopo di sentirsi totalmente libera, fare un po' di danni, e tornare tranquillamente alla propria vita dopo aver soddisfatto qualche fantasia personale.

Le colonie tenteranno forme di governo fra le più diverse. Non mi sorprenderebbe se i governi delle colonie spaziali ricoprissero tutto lo spettro di possibilità che va dalle forme più repressive a quelle quasi anarchiche, a seconda della filosofia dei fondatori delle colonie e di ciò che - all'atto pratico - funziona davvero.

Un Saluto ai Primi Coloni Spaziali

I primi coloni spaziali saranno persone fuori dall'ordinario, gente proveniente da ogni nazione e da ogni gruppo etnico e da ogni tipo di estrazione sociale o formazione, persone che si saranno attivamente sforzate di spingere se stesse ben al di là di ciò che uomini e donne ordinari considererebbero possibile o vorrebbero sperimentare. I primi coloni spaziali avranno già superato innumerevoli ostacoli ed avversità, durante ogni momento del loro lungo cammino sulla strada che porta allo spazio. Ai loro occhi, il fallimento non verrebbe considerato quale una opzione possibile, poiché essi saranno sufficientemente intelligenti da comprendere quale sarebbe, in caso di fallimento, il fato dell'intera Vita sulla Terra che - ora - poggia sulle loro spalle. I primi coloni spaziali non sarebbero nulla se non si guadagnassero la gloria.

Inizialmente, i primi coloni spaziali verranno derisi, ridicolizzati e considerati quali sognatori di un sogno irrealizzabile. I primi coloni spaziali non si cureranno dell'aura di ridicolo che li circonderà ad opera di coloro che mancheranno di sufficiente forza visionaria e coraggio, e faranno quel che sapranno essere la cosa giusta da fare, per il bene di se stessi e della Terra.

Quando diverrà evidente che i primi coloni spaziali potrebbero avere successo nella creazione della prima colonia spaziale, essi saranno attivamente osteggiati da coloro che sulla Terra avranno il potere di contrastarli. I primi coloni spaziali supereranno gli ostacoli che verranno generati da tale tipo di opposizione.

Quando i primi coloni spaziali avranno riscosso il successo nella creazione della prima colonia spaziale, inviteranno il resto dell'umanità ad unirsi a loro, ossia li inviteranno a cogliere l'opportunità di vivere vite più piene. Infine, la maggioranza della popolazione umana della Terra sarà ormai capace di accorgersi quanto sia saggia la scelta di raggiungere la prima colonia spaziale e la più avanzata delle frontiere umane che essa rappresenta.

Per allora, i primi coloni si saranno ormai spostati verso il successivo stadio del loro piano d'azione, preparandosi per lo stadio della 'Grande Trasformazione della Vita sulla Terra'. Alcuni dei primi coloni spaziali potranno godere di vite sufficientemente longeve da riuscire a prendere parte alla 'Grande Trasformazione'.

Nel momento in cui comincerà la Grande Trasformazione della Vita sulla Terra, i primi coloni spaziali saranno oramai divenuti leggendari. Alcune delle leggende ancora viventi, saranno fra i primi individui che compiranno il salto verso il 'grande incognito' che ci attende al di là della Grande Trasformazione.

Avere l'opportunità di divenire una leggenda vivente, è opportunità piuttosto rara. Avere l'opportunità di divenire il leggendario individuo che diede la genesi ad una moltitudine di esseri superiori, è cosa senza alcun precedente. Comunque, ciò che ammanterà di gloria trascendentale il nome dei primi coloni, è ciò che essi, contro ogni aspettativa e per il semplice fatto che sarà la cosa giusta da fare, compiranno.

L'Effetto della Colonizzazione dello Spazio sulla 'Grande Trasformazione dela Vita sulla Terra'

Gli umani avranno una sola possibilità di agire in modo unitario quando la Grande Trasformazione avrà oramai avuto inizio. La Grande Trasformazione della Vita sulla Terra accadrà in ogni luogo in cui vivono degli esseri umani, siano questi luoghi confinati sulla Terra o in ambienti spaziali, e accadrà non appena la tecnologia raggiungerà un certo livello di avanzamento.

Se la Grande Trasformazione avvenisse nello spazio avrebbe più successo che se accadesse sulla Terra. Nello spazio, la varietà delle forme di vita transumana che verrebbero prodotte dalla Grande Trasformazione sarebbe più grande, poiché i neoemergenti super-esseri transumani non sarebbero costretti a competere l'uno contro l'altro secondo metodi di lotta per la sopravvivenza di stampo tradizionalmente 'umano'. Questa più bassa soglia di competizione risulterebbe particolarmente utile alla sopravvivenza e alla diversificazione dei tipi 'non collettivi' di vita transumana.

Formare un essere collettivo è un modo facile per far progredire una forma di vita. Ed è altrettanto vero che quella dell'essere collettivo potrebbe essere la più diffusa tipologia di vita 'avanzata' esistente nel resto dell'universo. Nel momento in cui i nostri discendenti verrano in contatto con super-esseri alieni, con tutta probabilità non saranno ancora così avanzati o così 'svegli' quanto lo sono gli alieni. Avremo bisogno di ogni vantaggio che potremo procurarci, giusto per metterci al sicuro dall'eventualità che esistano altre forme di vita nell'universo, e che l'incontro di vita aliena ci impedisca di continuare a percorrere la nostra strada. Maggiore sarà la varietà di tipologie dei super-esseri transumani della Terra (specie per quel che riguarda le tipologie meno comuni - ossia gli esseri 'non collettivi'), maggiori saranno le nostre possibilità di sopravvivere a questi incontri, specie se i vari tipi di vita transumana potranno lavorare insieme per collaborare al loro mutuo avanzamento e alla loro sopravvivenza.

I vari tipi di vita transumana, molto probabilmente lavoreranno in collaborazione, a meno che non saranno costretti a combattersi l'uno contro l'altro qui sulla Terra. Se la Grande Trasformazione si compisse sulla Terra nell'arco di un unico giorno, ciò accadrebbe per ragioni di necessità - ossia ragioni del tipo: "Evolvi immediatamente! Perciò combatti o muori!". Nello spazio, la Grande Trasformazione potrebbe compirsi ad un ritmo più rilassato. Gli individui che vorranno evolvere rapidamente potranno farlo, senza per questo necessariamente divenire una minaccia per quelli che vorranno evolvere più lentamente. Coloro che vorranno evolvere più lentamente, impiegheranno un secolo o anche più per decidere quale tipo di forma di vita avanzata vorranno divenire.

Se la Grande Trasformazione si compisse nello spazio, potrebbe essere possibile mantenere la diversità della vita sulla Terra, il che consentirebbe ad una ulteriore Grande Trasformazione della Vita sulla Terra di aver luogo in una qualche data futura, quando alcune delle altre specie di vita Terrestre saranno avanzate a sufficienza da poter anche loro scegliere liberamente se compiere il salto. Allora i nostri 'fratelli' si uniranno a noi nel nostro viaggio senza fine. In alternativa, potremmo essere egoisti e distruggere la nostra madre Terra e i nostri 'fratelli', e allo stesso tempo far diminuire le nostre stesse probabilità di sopravvivere, se permettessimo alla Grande Trasformazione di avvenire qui sulla Terra.

E' facile rendersi conto come l'immediata colonizzazione dello spazio sia il solo modo per aumentare il grado di successo della Grande Trasformazione. Gli umani nel complesso, tuttora non intuiscono che l'uomo evolverà in qualcosa di più grande dell'uomo stesso, nonostante la colonizzazione spaziale sia la nostra migliore speranza per una "Grande Trasformazione della Vita sulla Terra" di successo. La gente del futuro, che invece godrà dell'eccellente stile di vita reso possibile dalla colonizzazione spaziale, guarderà indietro al nostro tempo e dirà: perché gli umani hanno aspettato così tanto prima di colonizzare lo spazio? Non riuscivano a vedere quale grande benessere materiale, quale moltiplicazione delle possibilità di scelta dello stile di vita e quale crescita di sicurezza sarebbe divenuta possibile grazie alla colonizzazione spaziale? Alcuni di voi sono abbastanza saggi da vedere la possibilità effettiva della realizzabilità delle cose che state leggendo qui,  e sarete perciò voi - assieme ad altri come voi - a rendere la colonizzazione dello spazio una realtà.

Come i super-esseri transumani vivranno, cosa desidereranno, in cosa crederanno, io non lo so. Sospetto che si metteranno in viaggio verso altri luoghi dell'universo, per trovare quel che cercano, e durante tale processo spargeranno il seme della vita Terrestre sull'intera estensione dell'universo. E i primi coloni spaziali saranno anch'essi affianco ai super-esseri transumani, tanto in memoria quanto in spirito, quando avverranno gli eventi che, in seguito, verranno ricordati narrando che: "Al principio..."

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