Tecnofascismo? No, grazie!

Una serie di articoli su sovrumanismo e dintorni.

All'armi siam transumanisti - Cosa sta succedendo alla Associazione Italiana Transumanisti?

L'arrivo della corrente "sovrumanista" all'interno e ai vertici dell'Associazione Italiana Transumanisti (AIT), ha dato adito a più di una perplessità fra transumanisti di lunga data. C'è chi sembra non avere problemi con tali sviluppi, ma c'è anche chi se n'è andato sbattendo la porta, chi ha preferito rimandare la propria iscrizione a tempo indeterminato, chi è stato buttato fuori per aver tirato in ballo il problema troppo frequentemente e chi ha deciso di rimanere nonostante i dubbi e l'incertezza. Tutto ciò rende necessaria una pubblica presa di posizione da parte di Estropico, nella forma di questo articolo. Sia ben chiaro che l'intenzione di chi scrive non è di attaccare l'AIT in generale, ma di spiegare ai propri lettori quale sia il rapporto fra Estropico ed una AIT rappresentata a livello nazionale da un sovrumanista, nonché di cercare un modus vivendi fra queste due entità.

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Perchè non possiamo dirci archeofuturisti

Non una recensione di Archeofuturismo, né un esercizio di critica letteraria, ma una pubblica presa di posizione, resa necessaria dal recente interesse per il transumanesimo da parte dei cosiddetti transumanisti sovrumanisti, un insieme di rappresentanti della destra antagonista  (neofascisti? sicuramente non post-fascisti...), simpatizzanti della Nouvelle Droite francese e, appunto, archeofuturisti .

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L'FAQ del Network dei Transumanisti Italiani

Che rapporto abbiamo con l'AIT (Associazione Italiana Transumanisti) e perchè è necessaria un'organizzazione transumanista ad essa alternativa

I fondatori del Network dei Transumanisti Italiani sono stati tutti coinvolti, a vari livelli, nell'esperienza dell'Associazione Italiana Transumanisti. E tutti ne sono rimasti, a vari livelli, delusi. Siamo particolarmente preoccupati dal fatto che Riccardo Campa, il fondatore dell'AIT, abbia nominato il "sovrumanista" Stefano Vaj segretario nazionale dell'associazione. Tutti noi abbiamo associato i nostri nomi, i nostri siti e i nostri blog al transumanesimo italiano, e il vederci ora collegati a un esponente del neofascismo no-global ci mette, francamente, in imbarazzo. All'interno del nostro network coesistono posizioni politiche di centrodestra e di centrosinistra, e possiamo avere posizioni diverse circa il rapporto con i cattolici, per esempio, o su questioni di bioetica, ma quello che ci accomuna è che troviamo le nostre rispettive visioni della postumanità perfettamente accettabili – cosa che non possiamo invece dire per quanto riguarda le visioni "archeofuturiste" dei sovrumanisti. Siamo inoltre insoddisfatti della gestione autocratica dell'associazione: per statuto l'AIT non avrà elezioni interne per cinque anni; Vaj non è stato eletto, ma semplicemente nominato da Campa; varie voci critiche interne all'AIT sono state zittite, scoraggiate, allontanate.

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Speranze. Riflessioni a margine del nuovo saggio di Paolo Rossi

Di recente è stato pubblicato "Speranze", un breve saggio in cui lo storico della scienza Paolo Rossi critica sia chi è "senza speranza" (cioè coloro che, ormai da decenni, annunciano l'apocalisse prossima ventura), sia chi al contrario nutre "smisurate speranze" (cioè coloro che annunciano il Paradiso Futuro in Terra). L'inclusione dei transumanisti tra questi ultimi - insieme a quelli che di fatto ne vengono considerati i precursori: nazionalsocialisti da una parte, cosmisti appartenenti alla corrente del socialismo scientifico dall'altra - offre lo spunto per alcune riflessioni [...] Della decina di pagine in cui tratta del Transumanesimo, l'Autore ne dedica circa la metà al Transumanesimo americano, l'altra metà a quello italiano. Nella prima parte fa riferimento essenzialmente a Nick Bostrom; nella seconda a Riccardo Campa e a Stefano Vaj, rispettivamente presidente e segretario nazionale dell'Associazione Italiana Transumanisti, e inoltre - rectius: soprattutto - al giovane filosofo Adriano Scianca. Delle due matrici, sostanzialmente a quella nazionalsocialista apparterrebbero Vaj e Scianca, a quella del socialismo scientifico apparterrebbe Campa.

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The Political Roots of "Overhumanism"

This paper argues that the emergence of "overhumanism"* in Italy is a troubling development, both for Italian and international transhumanism, due to overhumanism's association with Fascism. The main overhumanist writers seem to view their version of transhumanism as a cultural and spiritual movement with deep historical roots, and see Fascism as its first political manifestation. Italian overhumanism is heavily influenced by the "Nouvelle Droite", a fringe political movement that emerged from the French neofascist microcosm in the late '70s/early '80s, and which attempted to bring far-right ideas into the mainstream by discarding the trappings of historical Fascism in order to convey a similar message in a less unpalatable form. In common with the Nouvelle Droite, it borrows heavily from the extreme left (anti-americanism, anti-clericalism, opposition to globalisation), and has adopted neopaganism as a religious stance. While affirming the importance of science in modern life, this hybrid offspring of neofascism also maintains more traditional far-right positions such as elitism, antiegalitarianism and an interest in ethnic identity that crosses into differentialist racism.

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